Rete mobile al collasso, ecco le prestazioni italiane
L'Italia è all'avanguardia nel settore mobile ma le prestazioni medie in downloading stanno crollando. Il presidente dell'Agcom Corrado Calabrò ha chiesto nuove frequenze al Governo, ma la priorità rimane il Digitale Terrestre. Forse le frequenze assegnate inutilizzate dalle emittenti rientreranno in gioco.
La rete mobile italiana è quasi al collasso: la diffusione della navigazione online tramite smartphone e chiavette 3G non è più sostenibile. Lo pensano numerosi esperti del settore e anche il presidente dell'Agcom Corrado Calabrò. Stamane nella Relazione annuale al Parlamento è stato chiaro: il paese ha bisogno di nuove risorse, di più frequenze insomma.
Il pensiero corre subito allo spazio lasciato libero dalla televisione analogica, ma il Governo italiano ha in mente sempre e solo il digitale terrestre (Internet può attendere. Il Digitale Terrestre, no!). Il vice ministro allo Sviluppo Economico Paolo Romani di fronte all'evidenza ha proposto, su suggerimento dell'Agcom, di recuperare almeno quelle assegnate ma inutilizzate (29% delle emittenti nazionali e 46% di quelle locali). "Proporrò una legge per imporre che tutte le frequenze assegnate vengano effettivamente usate, altrimenti toglieremo l'autorizzazione", ha dichiarato Romani.
Briciole se si considera la gravità della situazione. Alessandro Longo ha rivelato su La Repubblica e L'Espresso una serie di dati riguardanti le prestazioni mobili che sono stati raccolti da SOS Tariffe in collaborazione con Tom's Hardware (Speed Test Internet Mobile per le connessioni dati). I dati ovviamente sono parziali, poiché basati su un campione risicato (solo 5400 test), ma lasciano intuire – non di certo fotografare – lo scenario italiano. Ebbene, abbiamo riscontrato velocità medie di download pari a 1-2 Megabit al secondo.
Longo si è spinto oltre ricordando che Tim, Wind e Vodafone hanno raggiunto rispettivamente 1,95 Mbps, 1,5 Mbps e 2 Mbps. Tre Italia pare che si sia opposta alla divulgazione dei suoi dati. Io per correttezza vorrei ricordare che SOS ha ribadito che "I risultati delle statistiche ottenute dal test operato dal campione di utenti e aventi ad oggetto le velocità internet mobile sono indicativi e possono non rappresentare la reale efficienza della rete a causa dei fattori esogeni ed endogeni alle misurazioni, che possono non essere statisticamente corrette".
A questo punto si può affermare con certezza che il Governo non ha fornito gli adeguati strumenti al Garante delle Comunicazioni per vigilare e sanzionare a dovere. Gli operatori mobili invece hanno approfittato delle carenze normative lanciandosi in campagne commerciali da Far West.
Il becero populismo ovviamente ne approfitterà per colpire alla gola solo imprese e Authority. Basta saperlo.
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