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lunedì 2 agosto 2010

NEWS

ADSL 20 Mega, prestazioni italiane da barzelletta

Speed Test ADSL dopo aver raggiunto quota 50mila test conferma uno scenario sconfortante. Le prestazioni delle soluzioni ADSL flat da 7-8 Mega in realtà hanno una velocità media di 4,2 Mbps. Lo scostamento prestazionale è ancora più alto nelle ADSL 20 Mega, dove la velocità media è di 7,3 Mbps.

La situazione ADSL italiana è imbarazzante: i provider italiani promettono prestazioni lontane dalla realtà. A distanza di due mesi dalla presentazione del nuovo servizio Speed Test ADSL, che consente agli utenti di rilevare con precisione la propria velocità di connessione, abbiamo raggiunto quota 50mila test. Il dato finale è che le prestazioni delle soluzioni ADSL flat da 7-8 Mega in realtà hanno una velocità media di 4,2 Mbps. Lo scostamento prestazionale è ancora più alto nelle ADSL 20 Mega, dove la velocità media è di 7,3 Mbps.

In pratica gli italiani pagano per servizi virtuali che anche nella migliore delle ipotesi raggiungono difficilmente le prestazioni promesse. È evidente a questo punto che ogni ulteriore progetto di diffusione ADSL e lotta al digital-divide rischia di confrontarsi con una realtà più difficile del previsto.


Le tre regioni più virtuose in termini di velocità media per le ADSL Flat 7-8 Mega sono:

  • Sardegna (4,68 Mbps)
  • Liguria (4,63 Mbps)
  • Basilicata (4,42 Mbps)

Per quanto riguarda le ADSL Flat 20 Mega sono:

  • Basilicata (8,89 Mbps)
  • Sardegna (8,42 Mbps)
  • Liguria (8,28 Mbps)

Sebbene i dati non si possano ancora considerare statisticamente rilevanti per alcune province, le più virtuose in termini di velocità ADSL effettiva per le 7-8 Mega, sono:

  • Cagliari (4,98 Mbps)
  • Viterbo (4,90 Mbps)
  • Genova (4,83 Mbps)

Per le ADSL 20 Mb sono:

  • Enna (13,34 Mbps)
  • Massa (12,00 Mbps)
  • Savona (10,51 Mbps)

Al fine di riuscire a mappare con dati statisticamente rilevanti tutte le province d’Italia invitiamo tutti coloro che non abbiano ancora effettuato il test ADSL a verificare l’effettiva velocità della propria linea. Per effettuare il test cliccare qui: test velocità adsl.

lunedì 26 luglio 2010

NEWS

Street Fighter x Tekken: Ryu contro Mishima!

Capcom e Nambo Bandai hanno annunciato Street Fighter x Tekken e Tekken x Street Fighter. Non arriveranno prima di diverso tempo, si parla addirittura del 2012. Ecco video e immagini di due mondi "contro" che, per la prima volta, diventeranno un'unica cosa.

Capcom ha annunciato Street Fighter x Tekken, gioco che metterà di fronte i personaggi delle due serie più famose nell'ambito dei picchia duro. Il titolo sarà basato sul motore di Street Fighter 4 e Super Street Fighter IV, arriverà su Xbox 360 e PS3, probabilmente nel 2012. Il gioco avrà le modalità Versus, Training e Tag Team.


Namco Bandai curerà invece un secondo titolo, Tekken X Street Fighter. Come potete immaginare, dal 2.5D del primo titolo si passa al 3D, con Ryu e compagni coinvolti in combattimenti in tre dimensioni nello stile di Tekken. Capcom ha annunciato anche Fighter III: Third Strike Online Edition, in uscita nel 2011, ma per il momento non sappiamo altro, nemmeno le piattaforme su cui uscirà.





giovedì 22 luglio 2010

NEWS

Windows 7 che cavallo! Microsoft va alla grande

Microsoft pubblica i risultati finanziari del quarto trimestre fiscale 2010 e quelli dell'intero anno. Ottimo trimestre e anno in crescita con un fatturato di oltre 62 miliardi. Bene Windows 7 e Office.

Il quarto trimestre fiscale di Microsoft (concluso il 30 giugno) ha battuto le stime degli analisti. L'azienda ha raggiunto un fatturato di 16,04 miliardi di dollari, facendo segnare un +22% rispetto allo scorso anno (13,10 miliardi di dollari). L'ultime netto è stato di 4,52 miliardi di dollari, in crescita del 48%, mentre quello per azione è stato di 0,51 dollari, un dato superiore del 50% all'anno passato. L'azienda ha raggiunto un utile operativo di 5,93 miliardi di dollari (+49%).

La crescita è stata attribuita alle vendite di Office (nonostante delle voci su vendite poco brillanti dell'ultimo nato: Microsoft Office 2010 delude, nelle vendite) e al buon andamento di Windows 7. L'ultimo sistema operativo di casa Microsoft ha raggiunto le 175 milioni di licenze vendute dallo scorso ottobre.

I dati dell'intero anno fiscale sono ottimi. L'azienda ha raggiunto un fatturato di 62,48 miliardi di dollari (+7%) e un utile netto di 18,76 miliardi di dollari (+29%). L'utile operativo è stato di 24,1 miliardi di dollari (18%), mentre quello per azione ha toccato i 2,10 dollari (+30%).

"Nell'ultimo trimestre la nostra prestazione sul fatturato è stata forte, con una crescita a due cifre in ogni mercato", ha dichiarato Peter Klein, capo finanziario di Microsoft. Le divisioni Windows & Windows Live e quella Server & Tools hanno raggiunto fatturati record, toccando rispettivamente i 5,4 miliardi e i 4 miliardi. Le vendite del solo Windows hanno superato il fatturato di 1 miliardo e ora l'ultima versione del sistema operativo è su oltre il 16% dei desktop nel mondo.

La divisione Entertainment and Devices (Xbox 360, PC, Zune, Windows Mobile) - nel quarto trimestre - ha raggiunto un fatturato di 1,6 miliardi di dollari (l'anno scorso 1,3 miliardi), ma ha registrato una perdita di 172 milioni di dollari (l'anno passato aveva fatto segnare -141 milioni). L'anno, complessivamente, è stato però in attivo con un utile di 679 milioni di dollari (dai 108 milioni dell'anno scorso) e un fatturato stabile a 8 miliardi di dollari.

Nell'ultimo trimestre Microsoft ha venduto 1,5 milioni di Xbox 360 (+25% rispetto all'anno scorso). Nei dodici mesi fiscali, tuttavia, le vendite sono passate da 11,2 a 10,3 milioni (-8%). Per Xbox il dato interessante proviene dalla parte online: 25 milioni di iscritti al Live e un fatturato che per il Marketplace è stato per la prima volta superiore a quello degli abbonamenti.

Dando uno sguardo al futuro, Microsoft ha rilasciato solo il dato relativo alle spese di gestione, che per l'anno fiscale appena iniziato passeranno da 26,9 a 27,3 miliardi di dollari.

martedì 20 luglio 2010

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Intel e FTC: niente multa, ma libertà nel settore GPU

A quanto pare Intel e la FTC sono quasi giunte a un accordo: no a sanzioni pecuniarie ma nuove regole per muoversi sul mercato delle GPU, analogamente all'accordo con AMD firmato lo scorso novembre nel settore CPU.

Intel avrebbe raggiunto un accordo con la FTC (Federal Trade Commission, Commissione per il Commercio Federale) per la chiusura della procedura (FTC contro Intel: sleale con avversari e utenti, Intel si difende: AMD sapeva di avere CPU inferiori) che la vede coinvolta per abuso di posizione dominante sul mercato delle CPU e GPU.

A quanto pare Intel eviterà una multa (contrariamente a passate indiscrezioni: Intel pronta a sborsare milioni all'Antitrust USA), ma dovrà estendere l'accordo siglato con AMD lo scorso novembre anche al settore dei chip grafici (Intel e AMD non più nemiche, la PAX è siglata). A riportare la notizia è Reuters, che ha avuto la soffiata da una fonte molto vicina all'agenzia.

"L'accordo regolerà anche l'uso degli sconti sulla vendita in volumi di CPU e GPU Intel", ha confidato la fonte all'agenzia stampa.

Intel, che detiene l'ottanta percento del mercato dei microprocessori e ha una forte presenza nel mercato GPU grazie ai chipset con grafica integrata (e ora con la GPU nella CPU), per anni è stata sotto il fuoco incrociato delle autorità. L'imputazione riguarda l'abuso di posizione dominante e la concorrenza sleale. In poche parole Intel "ricattava" i produttori di computer, con sconti sostanziosi, in modo che scegliessero le proprie CPU/GPU anziché quelle di AMD o i chip grafici di Nvidia.

In Europa Intel è stata multata per 1 miliardo di dollari (c'è l'appello), mentre in Sud Corea ha dovuto sborsare 26 milioni di dollari.


Per tirarsi fuori dalle grane negli Stati Uniti, Intel ha versato 1,25 miliardi di dollari ad AMD per chiudere contenziosi legali su pratiche di business e brevetti. Tuttavia il governo statunitense aveva già avviato la propria indagine. e il procedimento (a quanto pare) si chiuderà molto presto con l'accordo che vi abbiamo enunciato.

"Mentre gli avvocati della FTC hanno raggiunto un accordo preliminare con Intel, i cinque membri della commissione continuano a discuterne. Venerdì è la data in cui dovrebbe arrivare una decisione definitiva, anche se quella data potrebbe slittare o, come qualsiasi accordo, potrebbe essere cancellata", scrive Reuters.

Intel ha dichiarato che le trattative sono in corso, ma non ha aggiunto altro. Non resta che attendere nuove notizie nei prossimi giorni.

Legata a questo caso c'è anche la possibile chiusura delle indagini della SEC (Securities and Exchange Commission) su Dell. Grazie al sistema di sconti e rimborsi messo in atto da Intel, Dell ha ritoccato i bilanci per anni (dal 2003 al 2008), commettendo di fatto reati di fronde e false comunicazioni finanziarie.

L'azienda, temendo una multa ben più alta, ha proposto un accordo alla SEC da 100 milioni di dollari. Al vaglio delle autorità anche la posizione dell'AD Micheal Dell, che probabilmente riceverà una multa.

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Sky scagionata dall'Antitrust, nessun abuso

Il caso Conto TV si chiude definitivamente con l'assoluzione di Sky dall'accusa di abuso di posizione dominante. Non sono state ravvisate irregolarità. Intanto si attende il verdetto di Bruxelles sullo sbarco anticipato dell’operatore sul digitale terrestre italiano.

Sky Italia è stata assolta dall'accusa di abuso di posizione dominante. L'Antitrust ha chiuso l'istruttoria riguardante il caso Conto TV. Nell'autunno 2008 la piccola emittente calabrese aveva denunciato condizioni esagerate e non trasparenti per l'acquisto dei servizi necessari ad accedere alla piattaforma tecnica. Insomma si rilevava a loro parere "un comportamento anti-concorrenziale, in grado di compromettere la capacità competitiva di Conto Tv".

Il presidente dell'AGCM Antonio Catricalà ha accettato gli impegni presi da Sky e chiuso definitivamente la questione. Saranno infatti vincolanti una serie di comportamenti per garantire l’accesso di soggetti terzi alla sua piattaforma tecnica.

Intanto dovrebbe arrivare oggi il verdetto di Bruxelles sullo sbarco anticipato dell’operatore satellitare sul digitale terrestre italiano. Di fatto si attende l'ok per avere la possibilità di partecipare alle gare per l’assegnazione delle nuove frequenze DTT. La revisione degli accordi del 2003, che prevedono l'esclusione di Sky dal digitale terrestre fino al 31 dicembre 2011, è stata richiesta poiché sono mutate le condizioni di mercato e tecnologiche. Le previsioni sono di un via libera anche se vincolato da qualche limitazione – probabilmente in ambito pay TV.

venerdì 16 luglio 2010

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Reti Wi-Fi finalmente censite

Tra i tanti progetti per ammodernare le nostre infrastrutture, a settembre ne partirà uno il cui scopo sarà censire le reti Wi-Fi pubbliche italiane. L'obiettivo è avere una mappatura da usare come punto di partenza, per favorire la diffusione degli hot-spot pubblici.

Da settembre saranno censite le reti Wi-Fi pubbliche italiane. Si tenterà di dare un'organizzazione più coerente ai tanti progetti avviati da singoli comuni e altre istituzioni. L'iniziativa è dovuta all'Unione delle Province Italiane (UPI), in collaborazione con il Ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione, presieduto da Renato Brunetta.

La necessità di un censimento si spiega facilmente. Al momento le reti Wi-Fi pubbliche e gratuite sono molto poche, in Italia. Da una parte il problema è dovuto alla scarsa diffusione della banda larga: se un comune non l'ha a disposizione, naturalmente non può offrirla ai cittadini tramite Wi-Fi.

Dall'altra però ci sono tante istituzioni che potrebbero offrire il servizio ma non lo fanno. Le ragioni sono diverse, più o meno valide. Si va dalla mancanza di fondi alla semplice distrazione, passando dall'eccesso di norme e burocrazia: ma il punto comune è sempre quello, e cioè che non si dà ancora la giusta importanza a questi elementi.

O in altre parole gran parte dei nostri amministratori non si rende conto che la diffusione della banda larga è un elemento senza il quale si compromette lo sviluppo del territorio. Ne è consapevole il presidente dell'UP Corrado Ghirardelli, secondo cui gli hot-spot sono come "gli Autogrill in autostrada". Il problema però è che "la maggior parte dei comuni italiani non ha nemmeno l'autostrada, cioè l'infrastruttura Internet veloce, a cui vanno attaccate le antenne Wi-Fi", ha spiegato a La Repubblica.

"Aspettiamo che il governo sblocchi i fondi promessi per sviluppare le infrastrutture che ne sono prive", ha poi aggiunto Girardelli, chiamando in causa quindi anche il Ministero.

Il censimento delle reti esistenti è certamente un progetto utile, che servirà a creare una base da cui partire per l'ammodernamento. Sembra però di vedere un cane che cerca di mordersi la coda, tra chi accusa la mancanza della cultura giusta e chi rimprovera l'assenza d'investimenti pubblici. Intanto la nostra infrastruttura invecchia ogni giorno di più, in attesa del necessario lifting.

mercoledì 14 luglio 2010

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Microsoft Office 2010 delude, nelle vendite

Secondo NPD Group il nuovo Office 2010 starebbe vendendo meno rispetto alla precedente edizione. Tanti i fattori in gioco, ma certamente uno riguarda i cicli di vita dei prodotti Microsoft. Perché abbandonare una vecchia edizione per la nuova?


Microsoft Office 2010 vede poco, o almeno al di sotto delle aspettative secondo l'istituto di ricerca NPD Group. L'analista Stephen Baker sostiene che queste due prime settimane siano state "un po' deludenti". A tutti gli effetti l'ultima versione sta facendo peggio rispetto a quella precedente.



"Office 2007 ha goduto di un aggiornamento radicale nel design che certamente ha attirato molti consumatori curiosi e poi è stato venduto contemporaneamente a Vista, aggiungendo una buona dose di attività promozionale al software", ha dichiarato l'esperto di NPD Group. Senza dimenticare che Office 2007 è giunto nei negozi prima del Natale, mentre Office 2010 praticamente in estate.



Per quanto riguarda il successo delle soluzioni gratuite come Google Docs o Open Office, Baker è convinto che non siano ancora convincenti per il mercato di massa. Nel tempo influiranno sulle vendite, ma non oggi.



Il problema quindi delle mancate vendite sarebbe dovuto ai cicli di vita dei prodotti. Difficile per un utente capire per quale motivo abbandonare una versione di qualche anno fa per una nuova.

martedì 13 luglio 2010

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Windows XP vive fino al 2020 grazie al downgrade

Microsoft ha esteso il periodo di tempo in cui è possibile effettuare il downgrade da Windows 7 a XP. La vita di Windows XP si allunga formalmente fino al 2020, giorno in cui terminerà il ciclo di vita di Windows 7 Professional.


Microsoft ha allungato il periodo di downgrade da Windows 7 a XP (SP3) fino al 2020. La notizia, che giunge in un giorno che segna la fine del supporto a Windows XP SP2 e 2000, arriva quasi inaspettata. Si tratta di una mossa più di facciata che di sostanza (almeno in apparenza). Microsoft è consapevole che in pochi sentono la necessità di fare il downgrade da un sistema operativo di ottima fattura a uno che, seppur aggiornato negli anni, è arrivato sul mercato nel 2001 e che ha ricevuto l'ultimo aggiornamento sostanzioso nel 2008.


L'azienda ha però snocciolato dei dati che possono aiutarci a capire questa decisione. Secondo la casa di Redmond quasi tre quarti dei PC business usa ancora Windows XP (parliamo precisamente del 74 percento). L'età media di un PC da lavoro è circa 4,4 anni. Finora Microsoft ha venduto 150 milioni di licenze di Windows 7, ma l'azienda conta di raggiungere i 350 milioni entro la fine del 2010.


A ogni modo non è la prima volta che Microsoft aumenta il periodo in cui è possibile effettuare il downgrade da Windows 7 a XP. In origine la finestra era fissata a sei mesi dall'uscita di Windows 7, ma poi è stata allungata a 18 mesi o all'uscita dell'SP1 di Windows 7 (in pratica più o meno la stessa data).


Il downgrade è gratuito e permette agli utenti di Windows 7 Professional o Ultimate di passare a Windows XP Professional (solo copie OEM di Windows 7, quelle preinstallate dai produttori sui computer). Windows 7 Professional nei piani attuali di Microsoft sarà disponibile fino al gennaio 2020, mentre la versione Ultimate fino al gennaio 2015.


Per il resto, Microsoft non ha modificato altre date: i produttori di PC devono bloccare l'installazione di XP Home sui netbook entro il 22 ottobre e possono vendere PC con Vista preinstallato fino al 22 ottobre 2011.


Gli OEM potranno inoltre procedere con il downgrade di fabbrica da Windows 7 Professional a XP "Pro" fino al 22 ottobre. Questo significa che chi vorrà fare il downgrade dopo quella data dovrà procedere all'installazione di XP Professional in autonomia.

lunedì 12 luglio 2010

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Windows 7 SP1 Beta, un utile insieme di pezze

Windows 7 e Server 2008 R2 vengono raggiunti dal Service Pack 1 in versione Beta. Disponibili pubblicamente, i pacchetti di aggiornamento dei due sistemi operativi risolvono bug, chiudono falle di sicurezza e per quanto riguarda la versione Server integrano alcune novità. Windows 7 non viene raggiunto da update di rilievo.


Windows 7 Service Pack 1 (SP1) e Windows Server 2008 R2 SP1 in versione Beta sono disponibili pubblicamente. Dopo mesi di test e prove interne, i pacchetti di aggiornamento dei due sistemi operativi si offrono a una prima valutazione pubblica, che permetterà alla casa di Redmond di ricevere ulteriori feedback su stabilità e affidabilità.



Attenzione però al concetto di "Beta pubblica". Sul sito Microsoft leggiamo un avviso molto chiaro. "Questa release iniziale di Windows 7 e Windows Server 2008 R2 SP1 Beta non è per gli utenti domestici. SP1 Beta non porta nuove funzionalità per gli utenti finali e l'installazione non è supportata da Microsoft". In pratica è pubblica, ma solo per professionisti IT e per sviluppatori (nota: se non fate parte di queste categorie, niente download. Selezionando IT Manager, IT Worker o Developer dalla lista che vi si presenterà potrete scaricare il pacchetto. Le altre voci bloccano il download. A ogni modo in Rete ci sono siti che permettono di scaricare i pacchetto, anche se lo sconsigliamo visto che si tratta pur sempre di una Beta).



Nella pagina del download leggiamo inoltre che l'SP1 Beta è disponibile nelle seguenti lingue: inglese, francese, tedesco, giapponese e spagnolo. Scaricabili le versioni a 32 e 64 bit, via Windows Update o immagine da 1,2 GB in formato .ISO.



Stando a Microsoft, Windows 7 SP1 non integra novità sostanziali, ma si limita a essere una collezione degli aggiornamenti e dei fix di sicurezza rilasciati negli scorsi mesi su Windows Update (ma non solo). Alcune indiscrezioni parlavano anche dell'integrazione di driver USB 3.0 e ottimizzazioni sul fronte Bluetooth e Wi-Fi, ma Microsoft non ha proferito parola in merito. Windows 7 SP1 integra il client Remote Desktop riprogettato per lavorare con RemoteFX, una nuova caratteristiche di Server 2008 R2.



L'aggiornamento per Windows Server 2008 R2 mette a disposizione nuovi strumenti per preparare gli utenti alla "nuvola" (cloud). RemoteFX è la nuova piattaforma per l'accesso remoto, che permette di sfruttare al meglio le risorse in ambienti virtualizzati (accelerazione hardware, periferiche USB, contenuti 3D, multimediali, etc). Dynamic Memory permette di amministrare al volo la quantità di memoria disponibile per le macchine virtuali. Il requisito è Hyper-V.

Al momento la data di uscita dell'SP1 in versione finale per entrambi i sistemi non è molto chiara, anche se secondo alcune informazioni che abbiamo rintracciato in Rete gli aggiornamenti saranno disponibili nella prima metà del 2011.

sabato 10 luglio 2010

NEWS

FIFA 11 PC come console, EA si è svegliata

EA annuncia la data di uscita di FIFA 11 e conferma che la versione PC sarà identica a quella per le console next-gen. Dopo anni fine alla discriminazione dei calciofili con il computer?

FIFA 11 sarà disponibile dal primo di ottobre in Italia. Il gioco arriverà su console next-gen, Wii, PlayStation 2, Nintendo DS, PSP e PC, piattaforma sulla quale il gioco sarà per la prima volta qualitativamente identico a PS3 e Xbox 360. Negli anni passati, precisamente con l'uscita delle nuove console, EA ha adottato una politica discriminatoria nei confronti degli appassionati di calcio che giocano sul PC.

A fronte di versioni per console sempre migliori, gli utenti PC si sono visti offrire per anni una soluzione graficamente inguardabile e castrata. Cosa che puntualmente ha spaccato gli appassionati: alcuni si sono comprati la console, altri hanno semplicemente deciso di giocare a Pro Evolution Soccer.

Con FIFA 11, EA metterà fine a questa differenza. La decisione, in base alla qualità del titolo, potrebbe dividere ancora di più i fan del calcio che dibattono da sempre su chi sia meglio tra FIFA e PES.



L'annuncio di questo cambio di rotta è stato dato da Peter Moore, presidente della divisione EA Sports di EA, il quale ha parlato di "due anni di sviluppo". Non ci crediamo neanche per un secondo.

A ogni modo il nuovo capitolo della serie segnerà l'arrivo del Creation Centre, un'applicazione web based sul sito easportsfootball.com che permetterà di personalizzare completamente team, giocatori in molteplici aspetti (accessori, attributi, etc) e anche creare squadre di fantasia. Tutto ciò sarà condivisibile con gli amici.

A questa novità tutta da scoprire, si aggiungono altre caratteristiche già trattate in passato:


  • Personality +, che differenzia ogni giocatore grazie a un database di qualità con oltre 36 attributi e 57 peculiarità.
  • Pro Passing, una tecnologia che userà una logica maggiormente contestuale per determinare il successo del passaggio
  • Oltre a una barra della potenza, FIFA applicherà più errori basandosi sulle circostanze nei quali vengono fatti i passaggi.
  • Grafica aggiornata e un'intelligenza artificiale migliorata. Nel nuovo gioco si potranno inserire canzoni e cori personalizzati.

venerdì 9 luglio 2010

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Pirate Bay vulnerabile, dati personali a rischio

Un hacker argentino avrebbe individuato una serie di vulnerabilità nel sistema database di Pirate Bay. Un esperto potrebbe sottrarre o manomettere nomi, indirizzi mail e IP di circa 4 milioni di utenti.

Una vulnerabilità del sito Pirate Bay avrebbe esposto i nomi, indirizzi mail e IP di circa 4 milioni di utenti. Secondo KrebsOnSecurity un hacker argentino di nome Ch Russo avrebbe scoperto la presenza di falle nel sistema di gestione database. In pratica un esperto potrebbe accedere liberamente a tutte le informazioni degli iscritti, compresi i dati riguardanti i tracker o torrent - senza contare i rischi manimissione.




Ovviamente una mole di informazioni di questo genere potrebbe fare gola a istituzioni come Recording Industry Association of America (RIAA) e Motion Picture Association of America (MPAA). "Probabilmente questi gruppi sarebbero molto interessati, ma non stiamo cercando di venderli", ha ribadito Ch Russo in un'intervista telefonica con KrebsOnSecurity. "Al contrario vogliamo dire alle persone che le loro informazioni non sono così protette bene".

Pirate Bay non si è ancora espressa al riguardo ma pare aver rimosso dal sito i componenti che facilitavano l'accesso illegale ai dati.

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Dragon Age 2 a marzo, l'obbiettivo è superarsi

Dragon Age 2 arriverà nel 2011, carico di novità. Il primo capitolo del GDR è stato un successo, BioWare saprà superarsi?

Dragon Age 2 arriverà nel mese di marzo del 2011 su PC, PS3 e Xbox 360. BioWare ha finalmente svelato un periodo di uscita del seguito di uno dei GDR di maggior successo della storia recente (Dragon Age: Origins è il numero uno dei GDR strategici).


"In Dragon Age 2 vestirete i panni di Hawke, un rifugiato squattrinato che sale al potere fino a diventare il personaggio più importante dell'universo di Dragon Age. Sopravvissuto alla Blight e conosciuto come Champion of Kirkwall, la leggenda attorno alla scalata al potere di Hawke è avvolta del mito e nelle dicerie. All'interno di una storia completamente nuova che abbraccia un periodo di tempo di dieci anni, i giocatori avranno il compito di raccontare quella stessa storia compiendo una serie di scelte morali, chiamando a raccolta gli alleati più temibili, accumulando fama e fortuna e consacrando il loro posto nella storia. Il modo in cui giocherai scriverà la storia di come il mondo cambierà per sempre", riporta il comunicato stampa di EA.




"Lo scorso anno il lancio di Dragon Age: Origins fu uno dei più fortunati nei 15 anni di storia di BioWare e una delle più riuscite proprietà intellettuali inedite nei 28 anni di storia di EA," ha dichiarato Dr. Ray Muzyka, Senior Vice President di Electronic Arts e co-fondatore e Group General Manager di BioWare. "Dragon Age 2 racconterà una storia epica e allo stesso tempo stabilirà nuovi standard nel genere per quando riguarda il livello di azione. Siamo davvero entusiasti di poter offrire ai nostri fan questa nuova coraggiosa evoluzione della seria di Dragon Age".


"Stiamo ampliando tutto ciò che ha reso Dragon Age: Origins un tale successo ed allo stesso tempo stiamo introducendo un sistema di combattimento più dinamico, migliorando la grafica e creando una storia straordinaria", ha dichiarato Mark Darrah, Executive Producer di Dragon Age 2.



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Windows 7 64 bit spopola, i 32 bit presto in pensione

Microsoft rileva un'impennata nelle installazioni di Windows 7 a 64 bit. Sempre più utenti, per sicurezza o per semplice bisogno di più RAM, installano sistemi operativi a 64 bit.

Gli utenti scelgono sempre più i sistemi operativi a 64 bit. Microsoft ha rilevato che a giugno il 46 percento dei PC con Windows 7 usa un'edizione a 64 bit. Il dato è più che incoraggiante ed è un segno che i 32 bit potrebbero diventare molto presto preistoria. "Quasi la metà dei PC con Windows 7 ha una versione a 64 bit. A tre anni e mezzo dal lancio solo l'11 percento dei PC Vista è a 64 bit. Con Windows 7 usare un sistema operativo a 64 bit è diventata la norma", ha dichiarato Microsoft.




I sistemi operativi a 64 bit permettono d'installare RAM in grande quantità, mentre con i 32 bit c'è un limite a 4 GB (tralasciamo tutti i discorsi sul PAE, ndr). I kit di memoria sempre più capienti e le piattaforme a tre canali come quella LGA 1366 di Intel non vanno d'accordo con i 32 bit. Windows 7 a 64 bit è progettato per usare fino a 192 GB di RAM (non per tutte le versioni, qui il dettaglio). "Oltre al miglioramento delle prestazioni, ci sono anche passi avanti nella sicurezza e nel supporto alla virtualizzazione", ha affermato la casa di Redmond.

"Ci sono alcune ragioni per questa transizione. Il prezzo della memoria è sceso negli anni e ha permesso agli OEM d'installare più memoria nei loro PC. La maggioranza dei processori è in grado di lavorare con OS a 64 bit. Inoltre ci sono sempre più applicazioni e dispositivi compatibili con Windows 7 a 64 bit", ha sottolineato l'azienda.


Secondo i dati NPD di aprile per gli Stati Uniti, il 77 percento dei PC venduti aveva pre-installata un'edizione a 64 bit di Windows 7. Gartner afferma inoltre che nel 2014 il 75 percento dei PC business nel mondo userà una versione a 64 bit di Windows. Chi non ha ancora fatto "il salto" potrebbe trovare utile questo articolo: Guida per principianti: passare a Windows 7 64-bit

mercoledì 7 luglio 2010

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Xbox Live, spopola il Gold. Che rabbia per Activision!

Metà degli utenti Xbox Live ha sottoscritto un abbonamento Gold per giocare online. Microsoft ha quindi di che sorridere, mentre chi è fautore di questo successo, come Activision, vorrebbe una fetta degli incassi.

Xbox Live potrebbe aver superato per la prima volta il fatturato di un miliardo nell'anno concluso il 30 giugno. Secondo Microsoft circa la metà dei 25 milioni di utenti Xbox Live ha sottoscritto quest'anno un abbonamento di tipo Gold, assicurando un introito di 600 milioni di dollari all'azienda. Ad aumentare l'incasso la vendita di film, extra, show televisivi con altri 600 milioni per un totale di circa 1,2 miliardi. Un risultato che supera le stime degli analisti e quello dell'anno scorso (800 milioni).

Secondo Sarah Friar, analista di Goldman Sachs, Xbox Live dovrebbe avere un margine lordo di circa il 65 percento. La divisione Entertainment and Devices di cui fa parte Xbox, dovrebbe raggiungere un utile operativo di 1,04 miliardi nel 2010 (sapremo i dati precisi il 22 luglio), un risultato oltre sei volte superiore al 2009.

Insomma ecco i numeri che ci mancavano: ora capiamo le lamentele di Activision, fautrice del successo del servizio con titoli come Call of Duty (CoD arricchisce Microsoft, ma non Activision?).




martedì 6 luglio 2010

NEWS

PowerColer HD 5770 Vortex, la ventola è ballerina

PowerColor HD 5770 Vortex è una scheda video con un raffreddamento particolare: l'utente può "controllare" l'altezza della ventola sopra il dissipatore.

PowerColor sta ultimando lo sviluppo della HD 5770 Vortex, una scheda video con dissipatore che può occupare due o tre slot a seconda del modo in cui l'utente regola (in altezza) la ventola.

Come vedete gran parte del PCB della scheda c'è un dissipatore in alluminio, sovrastato da una ventola che può essere regolata in modo da fornire un miglior raffreddamento. Secondo le indiscrezioni il Vortex in modalità dual-slot dovrebbe fornire la stessa efficienza del modello HD 5770 PCS+.


ventola in posizione classica


la ventola centrale è "piu' alta"

Al momento non è chiaro quando la scheda sarà presentato ufficialmente, né ci sono ulteriori specifiche tecniche o il prezzo. Tuttavia è lecito aspettarsi frequenze superiori agli standard della HD 5770, 1 GB di memoria GDDR5 e tutte le atre caratteristiche classiche della serie HD 5000.

NEWS

Rete mobile al collasso, ecco le prestazioni italiane

L'Italia è all'avanguardia nel settore mobile ma le prestazioni medie in downloading stanno crollando. Il presidente dell'Agcom Corrado Calabrò ha chiesto nuove frequenze al Governo, ma la priorità rimane il Digitale Terrestre. Forse le frequenze assegnate inutilizzate dalle emittenti rientreranno in gioco.

La rete mobile italiana è quasi al collasso: la diffusione della navigazione online tramite smartphone e chiavette 3G non è più sostenibile. Lo pensano numerosi esperti del settore e anche il presidente dell'Agcom Corrado Calabrò. Stamane nella Relazione annuale al Parlamento è stato chiaro: il paese ha bisogno di nuove risorse, di più frequenze insomma.

Il pensiero corre subito allo spazio lasciato libero dalla televisione analogica, ma il Governo italiano ha in mente sempre e solo il digitale terrestre (Internet può attendere. Il Digitale Terrestre, no!). Il vice ministro allo Sviluppo Economico Paolo Romani di fronte all'evidenza ha proposto, su suggerimento dell'Agcom, di recuperare almeno quelle assegnate ma inutilizzate (29% delle emittenti nazionali e 46% di quelle locali). "Proporrò una legge per imporre che tutte le frequenze assegnate vengano effettivamente usate, altrimenti toglieremo l'autorizzazione", ha dichiarato Romani.

Briciole se si considera la gravità della situazione. Alessandro Longo ha rivelato su La Repubblica e L'Espresso una serie di dati riguardanti le prestazioni mobili che sono stati raccolti da SOS Tariffe in collaborazione con Tom's Hardware (Speed Test Internet Mobile per le connessioni dati). I dati ovviamente sono parziali, poiché basati su un campione risicato (solo 5400 test), ma lasciano intuire – non di certo fotografare – lo scenario italiano. Ebbene, abbiamo riscontrato velocità medie di download pari a 1-2 Megabit al secondo.

Longo si è spinto oltre ricordando che Tim, Wind e Vodafone hanno raggiunto rispettivamente 1,95 Mbps, 1,5 Mbps e 2 Mbps. Tre Italia pare che si sia opposta alla divulgazione dei suoi dati. Io per correttezza vorrei ricordare che SOS ha ribadito che "I risultati delle statistiche ottenute dal test operato dal campione di utenti e aventi ad oggetto le velocità internet mobile sono indicativi e possono non rappresentare la reale efficienza della rete a causa dei fattori esogeni ed endogeni alle misurazioni, che possono non essere statisticamente corrette".

A questo punto si può affermare con certezza che il Governo non ha fornito gli adeguati strumenti al Garante delle Comunicazioni per vigilare e sanzionare a dovere. Gli operatori mobili invece hanno approfittato delle carenze normative lanciandosi in campagne commerciali da Far West.

Il becero populismo ovviamente ne approfitterà per colpire alla gola solo imprese e Authority. Basta saperlo.


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PS3 Slim bianca è piu' capiente, ma quanto è bella?

PS3 Slim Classic White debutta in Giappone il 29 luglio. Cambiano anche le configurazioni: da 120 e 250 GB si passa a 160 e 320 GB. Per il momento non è chiaro se questa nuova versione arriverà in Europa.

La PS3 Slim è pronta a cambiare colore e configurazione. Dal 29 luglio sarà disponibile in Giappone la PS3 Slim di colore bianco (classic white), che affiancherà il solito nero. Oltre a questa variazione - che ci piace davvero molto, ma è un parametro soggettivo - Sony manderà in pensione i modelli con hard disk da 120 e 250 GB per passare a versioni da 160 e 320 GB (modello CECH-2500).





Non è chiaro se questi nuovi modelli arriveranno anche in altri paesi, ma come da tradizione probabilmente sì, anche se non subito. In Giappone il modello da 160 GB costa 29.980 yen (340 dollari, 270 euro), mentre la versione da 320 GB è venduta a 34.980 yen (400 dollari, 320 euro).

lunedì 5 luglio 2010

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Samsung HT-C6930W, Home Theater Blu-ray 3D

Samsung rilancia sul mercato Home Theater con HT-C6930W, uno dei primi sistemi 7.1 con supporto Blu-ray 3D. Il prezzo online sfiora mediamente i 900 euro. La dotazione di connessione è piuttosto completa.

Samsung HT-C6930W è uno dei primi sistemi Home Theater Blu-ray 3D. Si compone di 7 altoparlanti e un sub-woofer, nonché un dispositivo audio-video "che eroga 1330 W di potenza", come riporta il comunicato ufficiale.

Il nuovo Samsung HT-C6930W supporta i formati DVD, CD, MP3, JEPG, DivX HD e Blu-Ray. Per quanto riguarda invece i codec audio, piena compatibilità con: Dolby Digital, Dolby Pro Logic II, Dolby Pro Logic IIx, Dolby Digital+, Dolby True HD, DTS-HD e DTS.

Anche la dotazione di connessioni integrate è completa: Anynet+, WI-Fi, USB, 2 HDMI, ottica e porta iPod . "[…] è dotato di Wi-Fi integrato, tecnologia All Share, per la condivisione in wireless di video, foto e musica tra gli apparecchi DNLA compatibili – come PC, cellulari, mp3, videocamere - e della funzione Internet@TV che consente l’accesso alla più avanzata piattaforma di servizi Internet, nazionali ed internazionali, per accedere ad un mondo di contenuti digitali, continuamente aggiornabili, che spaziano tra news, lifestyle, giochi, sport e multimedia", continua il documento. Senza contare la presenza di 1 GB di memoria interna.

La disponibilità è immediata; il prezzo di listino online è compreso tra gli 800 e i 900 euro.

venerdì 2 luglio 2010

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Office 2010 ha due falle. Micosoft sotto ricatto

Un'azienda di sicurezza trova due falle in Office 2010 ma non comunica i dettagli a Microsoft. Vuole soldi.

Il nuovo Office 2010 ha due falle di sicurezza, ma chi le ha trovate non ha collaborato con Microsoft, che si è risentita. I ricercatori dell'azienda Vupen Security hanno scoperto una falla che riguarda la corruzione della memoria e che potrebbe essere usata per eseguire codice maligno. La seconda vulnerabilità è stata scovata in seguito all'interno di Word 2010, ma non ci sono al momento ulteriori dettagli.

Vupen Security ha dichiarato il 22 giugno di avere creato un codice per sfruttare una falla di Office 2010 che supera le tecnologie di sicurezza DEP (Data Execution Prevention) e Office File Validation.

"Sfruttare questa vulnerabilità non è banale in quanto molte caratteristiche di sicurezza sono attivate come impostazione predefinita in Office 2010 inclusa la DEP e la Office File Validation e Protected View", ha dichiarato Chaouki Bekrar, amministratore delegato di Vupen Security. "Tuttavia siamo stati in grado di eseguire codice grazie a un documento Excel confezionato ad hoc".

Trovare falle è sempre apprezzabile, ma Vupen non ha fornito dettagli a Microsoft sulle vulnerabilità. "Microsoft è consapevole della vulnerabilità ma non ha dati per confermare le affermazioni", ha dichiarato Jerry Bryant di Microsoft. "Per minimizzare i rischi Microsoft continua a incoraggiare una comunicazione responsabile. Riportare le falle direttamente ai produttori aiuta a fornire agli utenti aggiornamenti completi prima che i cybercriminali lavorino a un exploit per quella vulnerabilità".


Chaouki Bekrar ha ribattuto che la propria azienda ha sempre seguito il consiglio di Microsoft, tant'è che sono state comunicate a Big M moltissime falle nei mesi precedenti. "Vupen non ha pubblicato né lo farà in futuro alcun dettaglio tecnico riguardante queste vulnerabilità". "Le usiamo per allertare i produttori, i governi o le forze dell'ordine che sono membri del Vupen Threat Protection Program per permetterli di proteggere infrastrutture nazionali da potenziali attacchi".

"Non abbiamo fornito dettagli sulle vulnerabilità di Office 2010 a Microsoft perché scoprire e ricercare questa vulnerabilità è un processo molto lungo e un importante investimento per Vupen... avere i nostri nomi nella sezione dei ringraziamenti di un bollettino Microsoft come compenso del nostro lavoro non è abbastanza".

Tutta una questione di soldi a quanto pare. Microsoft non ha detto se verserà qualcosa a Vupen per ottenere i dettagli, ma non sembra intenzionata a farlo. L'azienda di Redmond ha ribadito che il produttore del software è nella miglior posizione per capire i rischi per i propri utenti e proteggerli. "I programmi di condivisione delle vulnerabilità che non includono il produttore del software sono rischiosi e non promuovono la sicurezza generale del cliente", ha affermato Jerry Bryant di Microsoft.

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DirectTV inaugura l'era della TV satellitare 3D

La TV satellitare DirecTV ha presentato i suoi nuovi canali 3D ovviamente fruibili solo tramite televisori compatibili. Fra i canali anche il nuovo n3D per i televisori Panasonic Viera. La programmazione prevede sport, documentari e cinema.

DirecTV è la prima televisione satellitare al mondo ad aver inaugurato tre canali 3D, tra cui l'atteso n3D per i televisori Panasonic Viera. Tutti i clienti abbonati ai canali HD potranno accedere a contenuti esclusivi 3D come ad esempio Guitar Center Sessions with Peter Gabriel and Jane's Addiction, Dinosaurs: Giants of Patagonia, Wild Safari: A South African Adventure and N Wave Picture's S.O.S Planet, African Adventure: Safari in the Okavango e Encounter in the Third Dimension. Senza contare eventi sportivi (sempre 3D), come NASCAR Coke Zero 400, le partite degli Yankees-Mariners e FOX Sports 2010 MLB All-Star Game, e ovviamente i film già usciti nelle sale.


"La possibilità di fornire una programmazione 3D alle case è un grande passo evolutivo per la televisione", ha dichiarato Derek Chang, responsabile Contenuti di DirectTV. "La nostra innovativa tecnologia ci ha permesso di diventare leader nell'HD e stiamo continuando sullo stesso percorso per diventare punto di riferimento per l'esperienza 3D".

Per accedere ai canali 3D è stato sufficiente aggiornare via software i decoder satellitari. Ovviamente la fruizione avviene solo esclusivamente su televisori compatibili e in presenza di occhiali stereoscopici.

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12 milioni di Optiplex difettosi, Dell respinge l'accusa

Dell ha venduto consapevolmente milioni di sistemi Optiplex difettosi? L'azienda nega ogni addebito entrando nei particolari di una vicenda tutta da seguire.

Dell si difende dalle accuse di aver venduto prodotti difettosi e chiama in causa l'intera industria, citando anche HP e Apple (Dell vendeva prodotti difettosi, pur sapendolo). Secondo quanto trapelato, il produttore di PC statunitense avrebbe venduto circa 12 milioni di sistemi Optiplex dotati di schede madre con condensatori difettosi (tra il 2003 e il 2005).

Advanced Internet Technologies, un cliente di Dell, avrebbe registrato un elevatissimo tasso di rottura dei PC, tale da perdere diversi milioni di dollari. Inevitabile la denuncia. Tra le accuse rivolte a Dell anche quella di essere a conoscenza del problema ma di aver continuato a vendere i prodotti difettosi.

"Questo problema è stato risolto con i clienti diversi anni fa. La causa di Advanced Internet Technologies è vecchia di 3 anni e non riguarda nessuno dei nostri prodotti attuali", ha dichiarato l'azienda, aggiungendo che "non abbiamo venduto schede madre difettose intenzionalmente e abbiamo lavorato direttamente con i clienti per risolvere le situazioni che si sono presentate".

"Questo non è stato un problema specifico di Dell, ma un problema che ha coinvolto gran parte dell'industria". A quanto pare Dell avrebbe anche aumentato la garanzia a 5 anni ai clienti con sistemi difettosi. "I condensatori di Nichicon hanno inciso su molti produttori, inclusi HP, Apple e altri". L'azienda assicura inoltre di aver sospeso l'uso dei condensatori Nichicon dopo aver scoperto il problema.

"È importante inoltre notare che AIT usava i sistemi OptiPlex come server, un uso per il quale non erano progettati. L'azienda ha anche ammesso nella propria denuncia che Dell ha soddisfatto gli obblighi di garanzia verso AIT fino a quando AIT non ha deciso di bloccare il pagamento dei computer OptiPlex".

Insomma, il doveroso intervento per un'azienda che ha tutto il diritto di difendersi. Ora la palla passa al tribunale. Rimane da capire se e quanto il problema dei condensatori abbia colpito i prodotti Apple e HP, ma visto che nessuno si è lamentato forse i clienti dei due produttori non hanno subito lo stesso triste destino di quelli Dell.